L’appendiabiti come elemento d’arredo

Quando parliamo di Appendiabiti, o attaccapanni che dir si voglia, ci riferiamo a quell’oggetto indispensabile, presente sotto le più svariate forme e in almeno un esemplare nelle case di tutti noi. Un oggetto assolutamente indispensabile data la sua funzione: mantenere l’ordine. Cappelli, cappotti, borse e perfino ombrelli che troverebbero spazio su sedie, divani, sgabelli e letti, vengono accolti da questo utilissimo accessorio, capace di donare una sensazione di ordine e organizzazione all’ambiente che lo ospita.

 

Appendiabiti: le origini di un oggetto indispensabile

L’appendiabiti come lo conosciamo noi oggi, ha origine da un altro oggetto, inventato non troppo tempo fa: la gruccia. L’invenzione della gruccia, o ometto e appendiabiti, risale al XIX secolo e viene attribuita al Presidente Jefferson, che ebbe l’intuizione di utilizzare un gancio di legno per appendere i propri vestiti. A giovarne furono soprattutto le donne, o meglio i loro complicatissimi abiti vittoriani, ma anche i sarti, che utilizzavano gli appendiabiti per mostrare le loro crazioni, contribuendo così alla difffusione di questo nuovo articolo. L’idea della gruccia, rivelatasi utilissima, si è evoluta nel tempo, assumendo forme diverse e l’ausilio di nuovi materiali (come il ferro e la plastica). Ancora oggi utilizziamo le grucce con il design più o meno originale, ma le posizioniamo principalmente all’interno dei nostri guardaroba; quello che consideriamo l’appendiabiti (moderno) vero e proprio è invece quell’oggetto che rimane a vista all’interno delle nostre case e dei nostri uffici, a disposizione di chiunque vi faccia ingresso, per appendere temporaneamente capi d’abbigliamento e borse.

 

Le tipologie di appendiabiti

Dalle sue origini l’attaccapanni è andato incontro a diverse trasformazioni, diventando un oggetto d’arredo vero e proprio: ha assunto forme sempre più moderne, dimensioni mini ma anche molto grandi, i materiali con i quali può essere realizzato vanno dal metallo al legno, fino alle plastiche e resine più moderne.

Per quel che riguarda le tipologie di appendiabiti, ne esistono sostanzialmente due categorie:

  • Appendiabiti da terra

L’appediabiti da terra è il modello che definiremmo classico, di solito è composto da una colonna centrale che poggia su una base, nell’estremità in alto si sviluppa in un numero variabile di bracci che terminano con dei pomelli, ai quali vanno appesi gli abiti. Questo è certamente l’oggetto che ricordiamo all’ingresso della casa dei nostri nonni, tuttavia questo modello si è molto evoluto negli anni, sia per forma che per materiale, assumendo via via forme sempre più moderne, come ad esempio alberi stilizzati, che ben si prestano all’arredamento più contemporaneo.

  • Appendiabiti a parete

Gli appendiabiti da muro, vanno affissi alle pareti e sono composti da pomelli, ganci e bracci dalle forme più svariate. Se l’appendiabiti da terra, pur evolvendosi, è rimasto legato a un gusto classico, l’appendiabiti da parete è quello che ha dato vita alle soluzioni creative più originali e versatili. Iconici, fantasiosi, zoomorfi, gli appendiabiti da parete, come ad esempio quelli di Ferrovivo, sono immancabili in una casa moderna.

 

L’appendiabiti moderno: tra utilità e arredo

Delle due tipologie di appendiabiti sopra elencate, quella che abbiamo definito come “più moderna” è la seconda, ovvero l’appendiabiti da parete, questo perché con modernità intendiamo qualsiasi cosa sia capace di supplire a più funzioni contemporaneamente. L’attaccapanni a muro è da questo punto di vista l’oggetto moderno per eccellenza, in quanto grazie alle infinite soluzioni di design offerte dal mercato si presta perfettamente ad essere un complemento d’arredo, capace di ravvivare le pareti dei vari ambienti e di donare un vero e proprio tocco di stile; per quel che riguarda la sua funzione di oggetto adibito al mantenimento dell’ordine è caratterizzato da una versatilità inedita, la disponibilità di infinite forme e colori fa si che questo oggetto possa essere posizionato tanto all’ingresso, quanto in camera da letto, in salotto e in bagno.