Idrocoltura: il nuovo trend per le piante da interni

L’idrocoltura è una tecnica agricola di coltivazione delle piante che a differenza dei metodi tradizionali non prevede l’utilizzo del terriccio.

Questa tecnica nasce dall’osservazione che le piante per crescere non hanno effettivamente bisogno della terra in sé, ma piuttosto degli elementi nutritivi in essa contenuti, ottenuti grazie all’apporto di acqua piovana. Nel momento in cui riusciamo a mantenere l’apporto di questi elementi senza l’utilizzo del terreno, ecco che nasce la coltura senza terra.

L’idrocoltura è perfetta per arredare gli interni di una casa o un ufficio ed è la nuova frontiera verde del fai-da-te. Vediamo nel dettaglio come funziona e quali sono le piante più adatte per cominciare.

Come funziona l’idrocoltura?

Tramite l’idrocoltura, le piante riescono a svilupparsi attraverso il semplice utilizzo combinato di acqua e argilla espansa al posto del terriccio.

L’argilla espansa si presenta in forma di piccoli aggregati di forma semi-sferica e quando utilizzata nel vaso, aiuta la pianta a mantenersi in posizione verticale. I vantaggi dell’argilla sono innumerevoli, ma il più importante è sicuramente il fatto che assorbe una maggiore quantità di liquido nutritivo rispetto al terreno e riesce a rilasciarlo più lentamente. Questo tipo di drenaggio è perfetto per mantenere la pianta in salute ed evitare un eccessivo numero di innaffiamenti, come succede nella coltura tradizionale.

L’argilla espansa non è l’unico materiale drenante a disposizione per questo tipo di coltura: in base al tipo di pianta è possibile utilizzare diversi materiali quali ghiaia, sabbia o vermiculite, per citarne alcuni.

Per coltivare le vostre piante in idrocoltura, dovrete innanzitutto rimuoverle dal loro vaso originale e pulire con cura le radici dal terriccio manualmente, prima di inserire la pianta in acqua tiepida per rimuovere gli ultimi residui di terra.

Per questo tipo di coltivazione si usano di solito due vasi in plastica che andranno inseriti l’uno dentro l’altro: il primo, compreso di fori di drenaggio, conterrà la pianta ripulita dalla terra e immersa in argilla espansa, mentre il secondo (più grande e senza fori di drenaggio) andrà riempito con una miscela di acqua e sostanze nutritive, che verranno assorbite nell’ordine dall’argilla e poi dalle radici della pianta.

All’interno del vaso andrà anche inserito un misuratore per il livello dell’acqua, che vi sarà utile per capire quando riempire nuovamente il vaso esterno di liquido nutritivo. Questo è il motivo per cui vengono preferiti i vasi di plastica trasparente, che danno una visione chiara e immediata del livello dell’acqua.

I vantaggi dell’idrocoltura

Nonostante l’origine agricola, l’idrocoltura è sempre più diffusa a livello casalingo, perché apporta molti vantaggi:

  • riduce i problemi relativi all’utilizzo della terra: eviterete di sporcare vasi e sottovasi, di conseguenza non dovrete perdere tempo a pulire;
  • aumenta la salute delle piante riducendo il rischio di attacchi da parte di parassiti, muffe e batteri;
  • maggiore ossigenazione delle radici ora lasciate libere e non più costrette sottoterra;
  • facile manutenzione della pianta: avrete solo bisogno di fertilizzare ogni 6 mesi e di controllare il livello dell’acqua tramite l’apposita strumentazione, apportando la giusta quantità periodicamente;
  • le piante crescono meglio e più rapidamente;
  • esteticamente più piacevole: in genere nell’idrocoltura si utilizzano vasi trasparenti per controllare il livello dell’acqua. Questo effetto see-through conferisce una maggiore eleganza e fascino alle vostre piante e al vostro ambiente.

Piante adatte all’idrocoltura

Le piante coltivate tramite idrocoltura si adattano benissimo anche ad ambienti poco arieggiati e illuminati, perciò saranno perfette per arredare la vostra casa e il vostro ufficio.

Per chi si approccia a questo metodo di coltivazione per la prima volta è consigliato cominciare con le talee radicate in acqua, perché sono di piccole dimensioni e si adattano magnificamente al substrato di argilla espansa.

Una volta presa la mano, non c’è limite alle piante che è possibile crescere tramite questa tecnica:

  • piante aromatiche come il rosmarino;
  • piante ornamentali come Ficus, Calathea, Dracene, Filodendro;
  • piante da fiore come Anthurium, Hibiscus, Kalanchoe, Saintpaulia;
  • piante epifite come Aechmea, Nidularium, Guzmania;
  • alcune piante grasse come l’aloe, le crassulacee e le orchidee.

Anche se le piante tropicali o che comunque sopportano bene il caldo e l’umidità sono in genere ideali per l’idrocoltura, le piante grasse presentano una situazione particolare in quanto non tollerano un’elevata umidità, perciò mentre le orchidee si prestano bene a questo tipo di coltivazione, i bulbi andrebbero evitati.

Le piante in idrocoltura sono verdi tutto l’anno, ma andranno assolutamente tenute lontane da giardini, balconi, terrazze e ambienti esterni in generale.