Dipingere le pareti. Consigli pratici e scelta del colore

L’ambiente in cui viviamo si sa, è molto importante. Se pensato e realizzato con cura, ha la capacità di influenzare il nostro umore e la percezione della casa, facendoci sentire accolti e nel comfort di un posto solo per noi. La scelta di un colore rispetto ad un altro per le pareti può davvero fare la differenza sia nell’estetica degli ambienti che nello stato d’animo di chi li vive, contribuendo ad uno stato d’animo piuttosto che a un altro a seconda della forza evocativa particolare di ognuno di essi.

Se stai valutando di dipingere le pareti, ma no vuoi rivolgerti ad imbianchini o pittori e vuoi farlo in maniera autonoma, troverai consigli pratici su come farlo al meglio.

Ti spiegheremo anche i colori più utilizzati e la loro forza intrinseca per guidarti nella scelta di quello che fa maggiormente al caso tuo.

Quando, come e perché dipingere. I consigli pratici della redazione.

  • Quando farlo? Se state aspettando il momento giusto per cambiare o rinnovare il colore degli ambienti della vostra casa sappiate che farlo in un momento qualsiasi può non rivelarsi la scelta migliore, dato che il clima può influire sulla buona riuscita di questa operazione. Infatti il momento dell’anno perfetto è quello più caldo e secco. È sempre buona pratica evitare le giornate fredde e piovose. Questo perché il caldo favorisce l’asciugatura dell’intonaco che si applicherà quindi alla parete in maniera uniforme ed omogenea. Potrete inoltre tranquillamente aprire le finestre per far arieggiare gli ambienti, accelerando con il processo di essiccazione anche la possibilità di ritornare a vivere la stanza tinteggiata.
  • Coprite gli arredi. Proteggere il mobilio, gli oggetti, le porte e gli infissi in generale, è fondamentale, se si vuole evitare di fare danni irreparabili o molto costosi. Preoccupatevi quindi di spostare tutto al centro della stanza, lontano il più possibile dalle pareti anche per assicurarvi lo spazio di manovra necessario a lavorare al meglio. Coprite il tutto con teli di nylon e fissateli al pavimento con del nastro adesivo, assicurandovi che nessun oggetto si scopra in fase di lavorazione.
  • Eliminate la muffa. Prima di procedere all’applicazione del colore ispezionate con cura le pareti, soprattutto negli angoli nascosti e in adiacenza di tubature sottostanti. La presenza di muffa infatti potrebbe danneggiare in breve tempo il nuovo strato di intonaco, espandendosi e rovinandolo, rendendo vani in brevissimo tempo i soldi, il tempo e le energie spese.
  • L’importanza dell’aggrappante. Se la stanza o il muro da dipingere sono nuovi di zecca, se sono presenti numerose stuccature sottostanti, o se l’intonaco da coprire è vecchio e polveroso, assicurati di passare preventivamente un aggrappante, ovvero quella soluzione trasparente che consentirà alla nuova pittura di aderire in maniera ottimale ed omogenea.
  • Diluisci la vernice. Ricordati che la vernice non va mai utilizzata pura, ma va diluita con una percentuale di acqua in genere indicata sulla confezione.
  • Quale pennello? La scelta del pennello è altresì importante. A seconda della scelta di una pennellessa a mano o di un pennello a rullo, l’effetto che otterrete a lavoro finito sarà molto diverso. Non ce n’è uno migliore di un altro, ma dipende dal gusto e dal risultato che si intende ottenere. Il normale pennello renderà la parete liscia, mentre il rullo darà una sensazione più ruvida.
  • Dall’alto verso il basso. Inizia dal soffitto: oltre ad essere la parte più impegnativa da un punto di vista fisico, in quanto ci costringe a stare in una posizione non proprio naturale, scomoda e stancante, gli schizzi sulle pareti verticali, soprattutto mentre si stanno lavorando i bordi, saranno inevitabili. Lasciandole per ultime, se anche si sporcheranno con macchie di colore, sarà poi possibile coprirle senza alcun problema. Lo stesso principio vale per la pittura delle pareti perimetrali: iniziate dalla parte più alta e procedete omogeneamente verso il basso. Gli schizzi cadranno e come, ma li coprirete lavorando successivamente la parte più bassa.
  • Rivolgiti a un esperto. Sappiamo bene che la soddisfazione di fare da sé è impagabile, ma in alcuni casi, chiedere aiuto è quasi sempre la scelta più giusta. Potrete affidarvi a un professionista competente, che farà il lavoro in minor tempo, e, senza nulla togliere alle vostre capacità, statisticamente anche in maniera migliore. Spenderete sicuramente di più, ma risparmierete in tempo ed energie preziose. Se non sapete a chi rivolgervi, il web è pieno di servizi di lavori di tinteggiatura a domicilio, come il Marito in Affitto, dove potrete trovare l’imbianchino di fiducia che cercavate da sempre con pochi click.

Quale colore scegliere e perché

Come accennato in precedenza la scelta del colore può influire di molto sull’effetto complessivo della stanza, sulla percezione dell’ampiezza degli spazi, sulla distribuzione e percezione della luminosità e in definitiva sullo stato d’animo di chi la abita. Ecco perché questa fase è particolarmente importante. Vediamo insieme quali sono i colori che vengono utilizzati più frequentemente e perché.

  • Bianco. Il bianco è sicuramente il colore per eccellenza, il più utilizzato per ogni stanza della casa. Grazie al suo essere basico, un non-colore, grazie alla brillantezza e alla sua capacità di concorrere alla luminosità e all’ariosità delle stanze, può essere la scelta perfetta per assicurare ad ogni ambiente la migliore vivibilità possibile e massimizzare la sensazione di accoglienza. Attenzione però a non scadere nella banalità o a creare il cosiddetto “effetto ospedale” così antipatico a molti. Una sovrabbondanza di bianco e una sovraesposizione e sovra-distribuzione delle luce infatti, possono rendere allo stesso tempo gli ambienti troppo freddi. Provate a scegliere tra diverse tonalità di bianco, magari leggermente “sporcato” con una componente di grigio chiarissimo, o a vertere su un elegantissimo color panna. Avrete la stessa distribuzione di luce omogenea, ma con un effetto ben più caloroso.
  • Grigio. Spostandosi un po’ verso il nero, la scelta successiva può vertere sicuramente sul grigio nelle sue diverse tonalità. Il grigio simboleggia per eccellenza la prudenza e la calma, la neutralità. Ecco perché scegliere questo colore significa voler entrare in un ambiente che stimoli fiducia e relax tenendo lontani stimoli destabilizzanti. Come il bianco è utilizzato con successo per il bagno, la cucina, il salotto, la camera da letto, lo studio e tutti i tipi di ambienti non esclusivamente domesti. Il colore è infatti molto popolare anche nell’arredamento di stanze con finalità professionale, come studi e uffici. La calma e la professionalità che questo colore è in grado di esprimere farà gioco all’idea di affidabilità che il professionista vuole spesso trasmettere.
  • Dal bianco, passando per il grigio, arriviamo al nero. È una scelta piuttosto rara e singolare, spesso funzionale a un utilizzo molto specifico di un dato ambiente, come ad esempio home cinema. C’è chi comunque può sceglierlo per proprio gusto anche per una stanza che dovrà essere vissuta “normalmente”. Il nero è l’eleganza per eccellenza, ecco perché se una stanza di questo colore verrà arredata con gusto e coerentemente si potrebbe arrivare ad ottenere un vero e proprio gioiello. Attenti però al fattore luce. Il nero la riflette più di ogni altro colore e trovarsi all’interno di una stanza di questo tipo per lunghi periodi di tempo, soprattutto nelle ore più luminose, potrà rivelarsi stancante per i vostri occhi.
  • Spostiamoci un po’ verso toni più chiari per arrivare al blu, fino all’azzurro. Questo è il colore basico della calma per eccellenza. Non di una calma neutra e superficiale come nel caso del grigio, ma di quella vera e accogliente, quella che ci fa dimenticare dei nostri problemi e ci porta alla stasi dei sensi. Non è un caso se Facebook abbia scelto questo colore come sua matrice originale. L’azzurro, il celeste, rilassa l’occhio e la mente, ci accoglie e ci fa sentire coccolati, ci ricorda un cielo sereno che inconsciamente ci porta a pensare che andrà tutto bene. Scegliere di dipingere una stanza con queste tonalità significa voler portare all’interno dei propri ambienti tutto questo. Il consiglio è comunque di scegliere tonalità di azzurro non troppo accese, ma tenui e spente, magari con una componente di grigio al suo interno, per evitare un effetto troppo “cartoonesco”. Altra cosa da evitare è di scendere troppo verso tonalità scure, sia per evitare tutti i contro relati alla luce di cui abbiamo parlato per il nero, sia perché essendo un colore particolarmente emotivo, potrà trasportarvi verso l’effetto opposto dell’azzurro, ovvero verso la malinconia e la freddezza.
  • Aggiungiamo un po’ di giallo al blu e otterremo il verde. È il colore della natura per eccellenza, delle energie primordiali e sincere, della libertà e della fuga dalla quotidianità per ritrovare un equilibrio profondo. I consigli per chi amano questo colore e lo hanno scelto, sono gli stessi del blu e dell’azzurro: è sempre preferibile ricercare una tonalità tenue e spenta, per evitare shock cromatici quando si entra nella stanza in caso di tonalità troppo sature, o per evitare la malinconia in caso di troppo scure.
  • Il rosso è il più affascinante tra i colori primari. Significa passione, erotismo, slancio vitale, ma anche rabbia, furia. Ecco perché la scelta di toni troppo accesi e intensi può non essere delle migliori per un ambiente domestico, vista la sua capacità di trasmettere nervosismo e tensione. Scendendo di tono, il nervosismo si assopirà in una sanissima forza, in una vitalità positiva di cui amerete ricaricarvi una volta all’intero della stanza. Scegliamo quindi un rosso più tenue, spingiamoci pure al celeberrimo rosa, per sentirci calorosamente a casa, accolti da un ambiente sicuro e dinamico, rassicurante ma istintivo allo stesso tempo, in grado di darci le sicurezze che lì vogliamo ma insieme di spingerci a cercarne di nuove.