Come ottimizzare piccoli spazi con le cucine a scomparsa

Da qualche anno le cucine a scomparsa rappresentano la soluzione migliore per ottimizzare gli spazi ridotti

A casa come in ufficio, nei residence come negli agriturismi ci troviamo sempre più spesso a dover “lottare” con uno spazio giorno ridotto nel quale dobbiamo far convivere la zona giorno con la zona notte o con una sala riunioni.

Architetti, designer o semplici amanti di tutto ciò che fa tendenza nel settore arredamento si sono ritrovati all’ultimo Salone del Mobile di Milano per analizzare il nuovo mercato immobiliare e con esso i cambiamenti che lo ha attraversato negli ultimi decenni.

Lo spaccato che ne è venuto fuori è una società che vuole il più possibile ottimizzare tempo, relazioni sociali, lavoro e tempo libero nonché gli spazi nei quali si lavora e si vive.

E proprio il cercare di sfruttare al massimo i pochi metri quadri che si hanno a disposizione che da sempre nel settore arredo si progettano soluzioni universali salvaspazio.

Da qualche anno, vuoi anche per l’uscita in commercio di prodotti ad alte prestazioni, il settore del mobile salva spazio ha visto crescere in modo esponenziale l’utilizzo di mini cucine dotate di tutti i comfort.

Basti pensare alla classica cucina lineare, dove in poco più di un metro di lunghezza di può cucinare comodamente come se fossimo in una cucina spaziosa e funzionale.

Parlavamo delle nuove soluzioni High Tech e tra queste non possiamo non ricordare le piastre ad induzione che non solo accelerano i tempi di cottura, ma funzionano ad elettricità.
Apparentemente potrebbe sembrare un elemento di poco conto, quasi superfluo, ma oltre all’alto valore di design, diventa punto di forza della mini cucina, perché non essendoci più bisogno di un allaccio del gas, permette di poter istallare la cucina in qualsiasi ambiente, il tutto nella totale sicurezza.
Se poi pensiamo alle cucine nascoste, ossia le cucine a scomparsa che quando sono chiuse sono dei veri e propri armadi, avere come piano cottura un fornello ad induzione vuol dire in primis evitare fiamme vive, e la velocità una volta spento di disperdere il calore permettendo così dopo pochi attimi di chiudere le ante e ripristinare in qualche minuto la zona giorno.

Come si sceglie la cucina a scomparsa

La primissima valutazione che va fatta prima dell’acquisto di una mini cucina nascosta è, come avrete capito, la valutazione degli spazi a disposizione e di conseguenza la visibilità che si vuole dare alla cucina stessa.
Certamente è di fondamentale importanza valutare, se non si vuole procedere con opere murarie, la vicinanza a una presa di corrente e all’attacco dell’acqua, così da semplificare la procedura di installazione.
Se poi si vuole utilizzare un piano di cottura tradizionale bisogna calcolare anche lo spazio per poter allacciare il tubo del gas.

Design o funzionalità?

Nel caso della cucine a scomparsa non c’è bisogno di scegliere tra design e funzionalità perché le più importanti ditte produttrici di cucine hanno unito in un solo concept entrambe le cose.
L’unico suggerimento che vi diamo è quello di rispettare l’idea di arredo già presente nell’ambiente, anche perché il commercio è possibile trovare cucine a scomparsa moderne, in arte poteva, dalle linee classiche o shabby chic.

Cosa non può mancare in una cucina salvaspazio

Che si stia per comprare una cucina per casa o per l’ufficio poco cambia. Tutte le cucine salvaspazio devono necessariamente avere tutto ciò che ha una cucina abitabile. Ecco perché già nei prodotti base, come ci ricorda il produttore Malandrone Mobili sulla pagina del suo sito nella sezione dedicata ai modelli di cucine a scomparsa sono previsti oltre ai fuochi (gas, induzione, elettrici) un lavello ad una vasca con miscelatore, uno sgocciolatoio e gli elettrodomestici come la cappa aspirante depurante e l’immancabile frigorifero da 70 litri che generalmente è sotto tavolabile con celletta freezer.
Se poi si opta per una misura leggermente più ampia ottenibile con l’aggiunta di ulteriori ante è possibile utilizzare una intera colonna per poter ospitare un frigorifero da 270 litri (come nella foto pubblicata) con lo scomparto freezer autonomo, permettendo così di liberare un vano sotto il piano di lavoro nel quale poter andare ad inserire o un forno o una lavastoviglie.

Quali sono le misure minime e massime di una cucina a scomparsa

Anche se in commercio troviamo mini cucine inferiori al metro di lunghezza consigliamo sempre di acquistare una cucina di almeno 125 cm in quanto gli elettrodomestici hanno generalmente una misura di 60 cm l’uno e quindi se vogliamo oltre ai fuochi avere anche un lavandino bisogna avere a disposizione almeno 150 cm per poter alloggiare comodamente l’intera struttura.