Casa di campagna non collegata al sistema fognario: come organizzarsi
Se il vostro piccolo hobby è la pesca o il caccia, allora dovreste sapere che esistono dei problemi da risolvere quando si tratta di raccogliere le acque.
Alcuni degli impedimenti più comuni sono legati al fatto che la casa non sia collegata al sistema fognario. Se questo è il caso, potete risolvere i problemi facilmente organizzandovi in modo appropriato.
Casa di campagna senza sistema fognario: come fare
Non potete certamente pensare di godere della vostra vacanza o vita in campagna senza avere un sistema fognario collegato. In caso contrario, sarete costretti a ricorrere a fonti di acqua diverse dall’acquedotto come un pozzo, un torrente o un fiume.
Esistono degli impianti costruiti ad HOC, che hanno l’obiettivo di ripulire e di poter riutilizzare le acque reflue per qualsiasi uso tu necessiti. Ciò ti consentirà di poter avere un riciclo continuo, riuscendo a fare a meno del sistema fognario.
Benissimo, dirai, ma come si usano? Scopriamolo insieme.
Come funziona un impianto di trattamento delle acque reflue? Iter passo dopo passo
L’impianto di trattamento delle acque reflue è una necessità per chi vive in casa di campagna. Il funzionamento di un impianto non è difficile, vedremo di spiegarlo dettagliatamente passo dopo passo.
Come abbiamo accennato anticipatamente, il depuratore è in grado di dare una ripulita alle acque reflue, ovvero sporche.
Nel link che segue puoi conoscere i prezzi dei depuratori delle acque nere per le abitazioni e tutti i loro possibili utilizzi.
Gli impianti dedicati al trattamento delle acque sporche, seguono un iter ben specifico:
- Raccolta delle acque reflue: le acque nere (sporche), vengono raccolte per poi esser trattate successivamente.
- Il primo trattamento è la grigliatura. L’obiettivo è quello di togliere il materiale grossolano (legno, sassi, pezzi di plastica, carta e altri oggetti per l’igiene), ovvero tutto quel che potrebbe otturare pompe e tubazioni.
- Dopo la grigliatura, si procede con la dissabbiatura disoleatura. Durante questo processo vi è una separazione delle sabbie per la cosiddetta “sedimentazione naturale”. Quanto alla risalita e alla separazione dei grassi e degli oli, essa viene agevolata tramite insufflazione d’aria, con cui si riesce a bloccare la risalita o la comparsa delle sostanze organiche.
- Durante la sedimentazione primaria invece, i solidi sedimentabili vengono separati tramite il processo di gravità. A questo punto sul fondo si accumuleranno dei fanghi, che a loro volta verranno raschiati per poi esser rimossi.
- Nella vasca nota “a fanghi attivi”, avviene l’eliminazione dei solidi e delle sostanze disciolte. Grazie a questo processo i batteri si potranno rimuovere più facilmente dopo averli sedimentati nel prossimo step.
- Avviene così sedimentazione finale, dove gli stessi fiocchi di batteri verranno separati dalla miscela aerata ottenuta in precedenza. Da una parte il fango verrà gettato nella vasca d’aerazione, l’altra parte in eccesso viene lavorata nella fase finale.
Il risultato della sedimentazione finale sarà quello di ritrovarsi con acqua pulita e dunque, potrebbe esser riemessa nel corso di acqua naturale.
Dopo aver spiegato i processi biologici e meccanici da sfruttare qualora si abbia una casa in campagna senza allaccio alla rete fognaria, vi è la possibilità di sfruttare ulteriori trattamenti che andranno a limitare le sostanze chimiche come il fosforo e l’azoto.